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Non integra il reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice la condotta di chi dona ai figli beni pignorati, nel caso in cui la trascrizione della donazione sia avvenuta prima di quella del pignoramento
pubblicato il
21/11/2009
Ai fini del pignoramento immobiliare, la trascrizione assume un'importanza determinante per dare vita al vincolo d'indisponibilita' relativa a favore del creditore pignorante e dei creditori che intervengono nell'esecuzione. Proprio perche' l'essenza del pignoramento consiste nel creare tale vincolo d'indisponibilita', la trascrizione ha in questo caso funzione costitutiva e non meramente dichiarativa, con l'effetto che il pignoramento, anche tra creditore e debitore, si perfeziona solo dal momento della trascrizione e non da quello anteriore della notificazione (cfr. articolo 2693 c.c., in relazione all'articolo 2913 c.c. e ss.). Cosi' posto, non puo' ritenersi che l'immobile donato dall'imputato - debitore al proprio figlio sia stato sottratto al pignoramento, in quanto tale atto introduttivo dell'esecuzione forzata, al momento della donazione, non era stato ancora perfezionato. (Corte di Cassazione Sezione 6 Penale, Sentenza del 28 settembre 2009, n. 38099)
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Le sentenze di accertamento (così come quelle costitutive) non hanno l'idoneità ad avere efficacia anticipata rispetto al momento del passaggio in giudicato
pubblicato il
25/10/2009
Al di fuori delle statuizioni di condanna consequenziali, le sentenze di accertamento (così come quelle costitutive) non hanno l'idoneità, con riferimento all'art. 282 c.p.c., ad avere efficacia anticipata rispetto al momento del passaggio in giudicato, atteso che la citata norma, nel prevedere la provvisoria esecuzione delle sentenze di primo grado, intende necessariamente riferirsi soltanto a quelle aventi contenuto di condanna suscettibili dei procedimenti di esecuzione disciplinati dal terzo libro del codice di rito civile.
(Corte di Cassazione Sezione 2 Civile, Sentenza del 26 marzo 2009, n. 7369)
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Se il debitore dimostra di aver pagato grava sul creditiore l'onere di dimostrare che quei pagamenti sono relativi ad altre prestazioni
pubblicato il
18/10/2009
Qualora il debitore abbia dimostrato di aver eseguito i pagamenti idonei a estinguere il debito per il quale sia stato convenuto in giudizio, spetta al creditore che assuma doversi imputare quei pagamenti a estinzione di altre sue ragioni, dimostrare le condizioni necessarie della dedotta diversa imputazione ex articolo 1193 del Cc, nessun onere incombendo al riguardo sul debitore. (Corte di Cassazione Sezione 3 Civile, Sentenza del 23 giugno 2009, n. 14620)
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Non commette alcun reato il padre che dona al figlio il bene pignorato se la donazione è stata trascritta prima del pignoramento
pubblicato il
03/10/2009
Ai fini del pignoramento immobiliare, la trascrizione assume unimportanza determinante per dare vita al vincolo dindisponibilità relativa a favore del creditore pignorante e dei creditori che intervengono nellesecuzione. Proprio perché lessenza del pignoramento consiste nel creare tale vincolo dindisponibilità, la trascrizione ha in questo caso funzione costitutiva e non meramente dichiarativa, con leffetto che il pignoramento, anche tra creditore e debitore, si perfeziona solo dal momento della trascrizione e non da quello anteriore della notificazione. Ciò posto, non può ritenersi che limmobile donato dallimputato debitore al proprio figlio sia stato sottratto al pignoramento, in quanto tale atto introduttivo dellesecuzione forzata, al momento della donazione, non era stato ancora perfezionato. (Corte di Cassazione Sezione 6 Penale, Sentenza del 28 settembre 2009, n. 38099)
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Grava sui coniugi l'onere di dimostrare le ragioni ed interessi familiari che li hanno indotti a vincolare i propri beni nel fondo patrimoniale
pubblicato il
25/09/2009
E' onere dei coniugi convenuti dell'azione revocatoria ordinaria, volta a rendere inefficace nei confronti dei creditori la costituzione di un fondo patrimoniale, indicare le peculiari ragioni ed interessi familiari che li hanno indotti, proprio in un determinato periodo, a vincolare tutti o parte rilevante dei beni di loro proprietà in un fondo patrimoniale. L'ordinamento, d'altronde, sottopone tale istituto alla possibilità di revoca ex art. 2901 c.c. con il chiaro intento di vietare il ricorso allo stesso in via meramente strumentale, al solo scopo più o meno occulto di sottrarre i propri beni alla funzione di garanzia dei propri debiti.
(Tribunale Treviso Sezione 1 Civile, Sentenza del 19 marzo 2009, n. 615)
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E' illegittima l'esecuzione promossa avverso l'immobile conferito nel fondo patrimoniale prima della nascita del credito
pubblicato il
25/09/2009
E' illegittima l'esecuzione promossa avverso l'immobile conferito nel fondo patrimoniale prima della nascita del credito.
Sul punto la S.C. ha enunciato il seguente principuo di diritto:
"Il criterio identificativo dei crediti il cui soddisfacimento può essere realizzato in via esecutiva sui beni conferiti nel fondo patrimoniale va ricercato non già nella natura delle obbligazioni (legale o contrattuale), ma nella relazione esistente tra il fatto generatore di esse ed i bisogni della famiglia, essendo irrilevante l'anteriorità o posteriorità del credito rispetto alla costituzione del fondo, atteso che il divieto di esecuzione forzata non è limitato ai soli crediti (estranei ai bisogni della famiglia) sorti successivamente alla sua costituzione, ma vale anche per i crediti sorti anteriormente, salva la possibilità per il creditore, ricorrendone i presupposti, di agire in via revocatoria". (Corte di Cassazione Sezione Tributaria Civile, Sentenza del 7 luglio 2009, n. 15862)
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Se il debitore è la P.A. sono espropriabili solo i beni disponibili e non quelli di origine pubblicistica destinati per legge a specifiche finalità pubbliche
pubblicato il
19/06/2009
La regola generale dell'assoggettabilità a esecuzione di tutti i beni del debitore ex articoli 2740 e 2910 del Cc subisce - riguardo agli enti pubblici - un'eccezione legata alla natura dei beni appartenenti alla Pa. Infatti, sono espropriabili solo i beni disponibili e non quelli di origine pubblicistica destinati per legge a specifiche finalità pubbliche. Pertanto, non possono essere pignorati, presso le banche delegate alla riscossione dei tributi, i crediti della Pa, anche se, in seguito al versamento del contribuente, si è estinto il rapporto tributario fra lo stesso e l'ente impositore.
(Corte di Cassazione Sezione 3 Civile, Sentenza del 5 maggio 2009, n. 10284)
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Il fideiussore del fideiussore risponde per l'obbligazione del terzo anche senza l'indicazione del nome
pubblicato il
09/06/2009
È sufficiente la pattuizione secondo cui il fideiussore del fideiussore copre il fideiussoreo comprendendo le garanzie che quest'ultimo presterà. E per la vecchia fideiussione "omnibus" senza limiti di importo la banca creditrice conserva la garanzia solo sui debiti ante riforma. (Corte di Cassazione Sezione 1 Civile, Sentenza del 22 aprile 2009, n. 9627)
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La forma di tutela a disposizione del creditore procedente cui si contesta la caducazione del titolo non si può ricondurre allo schema dell'opposizione all'esecuzione, esperibile solo da chi è assoggettato alla procedura o ne è minacciato
pubblicato il
28/04/2009
In tema di esecuzione forzata, quando il giudice dell'esecuzione adotta un provvedimento che nega alla parte istante di proseguire nel processo esecutivo, si è in presenza di un atto esecutivo, contro il quale è dato di reagire nelle forme dell'opposizione agli atti esecutivi, allo scopo di ottenere che l'espropriazione intrapresa possa continuare. Quando, invece, il giudice dell'esecuzione si limita ad adottare i provvedimenti in cui il processo esecutivo si articola, ancorché in ipotesi sia stato sollecitato a pronunciarsi sulla mancanza del diritto della parte istante a procedere a esecuzione forzata, la reazione contro tali provvedimenti non può essere rappresentata dalla opposizione agli atti esecutivi, ma dalla opposizione all'esecuzione, poiché la ragione della domanda è nella contestazione del diritto a procedere a esecuzione forzata e il suo oggetto è una pronuncia che accerti che il processo esecutivo non poteva essere iniziato e, quindi, proseguito, cosicché l'annullamento dell'atto cui l'opposizione è rivolta è conseguenza mediata di quell'accertamento. (Corte di Cassazione Sezione 3 Civile, Sentenza del 23 febbraio 2009, n. 4334)
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Il soggetto che abbia provveduto al pagamento della cambiale o del vaglia cambiario protestati deve rivolgersi al dirigente dell'ufficio protesti per chiedere la cancellazione dal libro nero
pubblicato il
09/04/2009
Al soggetto che abbia provveduto al pagamento della cambiale o del vaglia cambiario protestati deve essere riconosciuto il diritto soggettivo pieno e incondizionato di ottenere la cancellazione del proprio nome dal registro informatico dei protesti. Per conseguire siffatto risultato, la normativa ha previsto un procedimento amministrativo di competenza del responsabile dirigente dell'ufficio protesti.In caso di reiezione dell'istanza o di mancata decisione sulla stessa,il compito di realizzare il medesimo effetto disposto direttamente dalla legge è devoluto al giudice ordinario. Il debitore che chiede la cancellazione deve dimostrare l'avvenuto pagamento producendo il titolo quietanzato e l'atto di protesto oppure la dichiarazione di rifiuto del pagamento. Il giudice non può ammettere e ritenere sufficiente una prova diversa da quella espressamente prevista dalla legge.
(Corte di Cassazione Sezioni Unite Civile, Sentenza del 25 febbraio 2009, n. 4464)
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