Ricorsi al garante
L'interessato può rivolgersi al Garante:
-
mediante reclamo circostanziato nei modi previsti dall'articolo142, per
rappresentare una violazione della disciplina rilevante in materia di
trattamento di dati personali;
-
mediante segnalazione, se non è possibile presentare un reclamo
circostanziato ai sensi della lettera a), al fine di sollecitare un controllo
da parte del Garante sulla disciplina medesima;
-
mediante ricorso, se intende far valere gli specifici diritti di cui
all'articolo 7 secondo le modalità e per conseguire gli effetti previsti nella
sezione III del presente capo.
Proposizione dei reclam
1. Il reclamo contiene un'indicazione per quanto possibile dettagliata dei
fatti e delle circostanze su cui si fonda, delle disposizioni che si presumono
violate e delle misure richieste, nonchè gli estremi identificativi del
titolare, del responsabile, ove conosciuto, e dell'istante.
2. Il reclamo è sottoscritto dagli interessati, o da associazioni che li
rappresentano anche ai sensi dell'articolo 9, comma 2, ed è presentato al
Garante senza particolari formalità. Il reclamo reca in allegato la
documentazione utile al fini della sua valutazione e l'eventuale procura, e
indica un recapito per l'invio di comunicazioni anche tramite posta
elettronica, telefax o telefono.
3. Il Garante può predisporre un modello per il reclamo da pubblicare nel
Bollettino e di cui favorisce la disponibilità con strumenti elettronici.
Procedimento per i reclami
1. Esaurita l'istruttoria preliminare, se il reclamo non è manifestamente
infondato e sussistono i presupposti per adottare un provvedimento, il Garante,
anche prima della definizione del procedimento:
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prima di prescrivere le misure di cui alla lettera b), ovvero il divieto o
il blocco ai sensi della lettera c), può invitare il titolare, anche in
contraddittorio con l'interessato, ad effettuare il blocco spontaneamente;
-
prescrive al titolare le misure opportune o necessarie per rendere il
trattamento conforme alle disposizioni vigenti;
-
dispone il blocco o vieta, in tutto o in parte, il trattamento che risulta
illecito o non corretto anche per effetto della mancata adozione delle misure
necessarie di cui alla lettera b), oppure quando, in considerazione della
natura dei dati o, comunque, delle modalità del trattamento o degli effetti che
esso può determinare,vi è il concreto rischio del verificarsi di un pregiudizio
rilevante per uno o più interessati;
-
può vietare in tutto o in parte il trattamento di dati relativi a singoli
soggetti o a categorie di soggetti che si pone in contrasto con rilevanti
interessi della collettività.
2. I provvedimenti di cui sopra sono pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana se i relativi destinatari non sono facilmente
identificabili per il numero o per la complessità degli accertamenti.
Segnalazioni
1. I provvedimenti di cui sopra possono essere adottati anche a seguito delle
segnalazioni se è avviata un'istruttoria preliminare e anche prima della
definizione del procedimento.
Ricorsi
1. I diritti di cui all'articolo 7 possono essere fatti valere dinanzi
all'autorità giudiziaria o con ricorso al Garante.
2. Il ricorso al Garante non può essere proposto se, per il medesimo oggetto e
tra le stesse parti, è stata già adita l'autorità giudiziaria.
3. La presentazione del ricorso al Garante rende improponibile un'ulteriore
domanda dinanzi all'autorità giudiziaria tra le stesse parti e per il medesimo
oggetto.
Interpello preventivo
1. Salvi i casi in cui il decorso del termine esporrebbe taluno a pregiudizio
imminente ed irreparabile, il ricorso al Garante può essere proposto solo dopo
che è stata avanzata richiesta sul medesimo oggetto al titolare o al
responsabile e sono decorsi i termini previsti, ovvero è stato opposto alla
richiesta un diniego anche parziale.
2. Il riscontro alla richiesta da parte del titolare o del responsabile è
fornito entro quindici giorni dal suo ricevimento.
3. Entro il termine di cui sopra (15 gg), se le operazioni necessarie per un
integrale riscontro alla richiesta sono di particolare complessità, ovvero
ricorre altro giustificato motivo, il titolare o il responsabile ne danno
comunicazione all'interessato. In tal caso,il termine per l'integrale riscontro
è di trenta giorni dal ricevimento della richiesta medesima.
Contenuto del ricorso
Il ricorso è proposto nei confronti del titolare e indica:
-
gli estremi identificativi del ricorrente, dell'eventuale procuratore
speciale, del titolare e, ove conosciuto, del responsabile eventualmente
designato per il riscontro all'interessato in caso di esercizio dei diritti di
cui all'articolo 7;
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la data della richiesta presentata al titolare o al responsabile oppure del
pregiudizio imminente ed irreparabile che permette di prescindere dalla
richiesta medesima;
-
gli elementi posti a fondamento della domanda;
-
il provvedimento richiesto al Garante;
-
il domicilio eletto ai fini del procedimento.
Il ricorso è sottoscritto dal ricorrente o dal procuratore speciale e reca in
allegato:
-
la copia della richiesta rivolta al titolare o al responsabile ;
-
l'eventuale procura;
-
la prova del versamento dei diritti di segreteria.
Al ricorso è unita, altresì, la documentazione utile ai fini della sua
valutazione e l'indicazione di un recapito per l'invio di comunicazioni al
ricorrente o al procuratore speciale mediante posta elettronica, telefax o
telefono.
Il ricorso è rivolto al Garante e la relativa sottoscrizione è autenticata.
L'autenticazione non è richiesta se la sottoscrizione è apposta presso
l'Ufficio del Garante o da un procuratore speciale iscritto all'albo degli
avvocati al quale la procura è conferita ai sensi dell'articolo 83 del codice
di procedura civile, ovvero con firma digitale in conformità alla normativa
vigente.
Il ricorso è validamente proposto solo se è trasmesso con plico raccomandato,
oppure per via telematica osservando le modalità relative alla sottoscrizione
con firma digitale e alla conferma del ricevimento prescritte ai sensi
dell'articolo 38, comma 2, ovvero presentato direttamente presso l'Ufficio del
Garante.
Il ricorso è inammissibile:
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se proviene da un soggetto non legittimato;
-
in caso di inosservanza delle disposizioni di cui agli articoli 145 e 146;
-
se difetta di taluno degli elementi indicati nell'articolo 147,commi 1 e 2,
salvo che sia regolarizzato dal ricorrente o dal procuratore speciale anche su
invito dell'Ufficio del Garante ai sensi del comma 2, entro sette giorni dalla
data della sua presentazione o della ricezione dell'invito. In tale caso, il
ricorso si considera presentato al momento in cui il ricorso regolarizzato
perviene all'Ufficio.
2. Il Garante determina i casi in cui è possibile la regolarizzazione del
ricorso.
Procedimento relativo al ricorso
1. Fuori dei casi in cui è dichiarato inammissibile o manifestamente infondato,
il ricorso è comunicato al titolare entro tre giorni a cura dell'Ufficio del
Garante, con invito ad esercitare entro dieci giorni dal suo ricevimento la
facoltà di comunicare al ricorrente e all'Ufficio la propria eventuale adesione
spontanea. L'invito è comunicato al titolare per il tramite del responsabile
eventualmente designato per il riscontro all'interessato in caso di esercizio
dei diritti di cui all'articolo 7, ove indicato nel ricorso.
2. In caso di adesione spontanea è dichiarato non luogo a provvedere. Se il
ricorrente lo richiede, è determinato in misura forfettaria l'ammontare delle
spese e dei diritti inerenti al ricorso, posti a carico della controparte o
compensati per giusti motivi anche parzialmente.
3. Nel procedimento dinanzi al Garante il titolare, il responsabile di cui al
comma 1 e l'interessato hanno diritto di essere sentiti, personalmente o a
mezzo di procuratore speciale, e hanno facoltà di presentare memorie o
documenti. A tal fine l'invito di cui al comma 1 è trasmesso anche al
ricorrente e reca l'indicazione del termine entro il quale il titolare, il
medesimo responsabile e l'interessato possono presentare memorie e documenti,
nonchè della data in cui tali soggetti possono essere sentiti in
contraddittorio anche mediante idonea tecnica audiovisiva.
4. Nel procedimento il ricorrente può precisare la domanda nei limiti di quanto
chiesto con il ricorso o a seguito di eccezioni formulate dal titolare.
5. Il Garante può disporre, anche d'ufficio, l'espletamento di una o più
perizie. Il provvedimento che le dispone precisa il contenuto dell'incarico e
il termine per la sua esecuzione, ed è comunicato alle parti le quali possono
presenziare alle operazioni personalmente o tramite procuratori o consulenti
designati. Il provvedimento dispone inoltre in ordine all'anticipazione delle
spese della perizia.
6. Nel procedimento, il titolare e il responsabile di cui al comma 1 possono
essere assistiti da un procuratore o da altra persona di fiducia.
7. Se gli accertamenti risultano particolarmente complessi o vi è l'assenso
delle parti il termine di sessanta giorni di cui all'articolo 150, comma 2, può
essere prorogato per un periodo non superiore ad ulteriori quaranta giorni.
8. Il decorso dei termini previsti dall'articolo 150, comma 2 e dall'articolo
151 è sospeso di diritto dal 1 agosto al 15 settembre di ciascun anno e
riprende a decorrere dalla fine del periodo di sospensione. Se il decorso ha
inizio durante tale periodo, l'inizio stesso è differito alla fine del periodo
medesimo. La sospensione non opera nei casi in cui sussiste il pregiudizio di
cui all'articolo 146, comma 1, e non preclude l'adozione dei provvedimenti di
cui all'articolo 150, comma 1 .
Provvedimenti a seguito del ricorso
1. Se la particolarità del caso lo richiede, il Garante può disporre in via
provvisoria il blocco in tutto o in parte di taluno dei dati, ovvero
l'immediata sospensione di una o più operazioni del trattamento. Il
provvedimento può essere adottato anche prima della comunicazione del ricorso
ai sensi dell'articolo 149, comma 1, e cessa di avere ogni effetto se non è
adottata nei termini la decisione di cui al comma 2. Il medesimo provvedimento
è impugnabile unitamente a tale decisione.
2. Assunte le necessarie informazioni il Garante, se ritiene fondato il
ricorso, ordina al titolare, con decisione motivata, la cessazione del
comportamento illegittimo, indicando le misure necessarie a tutela dei diritti
dell'interessato e assegnando un termine per la loro adozione. La mancata
pronuncia sul ricorso, decorsi sessanta giorni dalla data di presentazione,
equivale a rigetto.
3. Se vi è stata previa richiesta di taluna delle parti, il provvedimento che
definisce il procedimento determina in misura forfettaria l'ammontare delle
spese e dei diritti inerenti al ricorso, posti a carico, anche in parte, del
soccombente o compensati anche parzialmente per giusti motivi.
4. Il provvedimento espresso, anche provvisorio, adottato dal Garante è
comunicato alle parti entro dieci giorni presso il domicilio eletto o
risultante dagli atti. Il provvedimento può essere comunicato alle parti anche
mediante posta elettronica o telefax.
5. Se sorgono difficoltà o contestazioni riguardo all'esecuzione del
provvedimento di cui ai commi 1 e 2, il Garante, sentite le parti ove
richiesto, dispone le modalità di attuazione avvalendosi, se necessario, del
personale dell'Ufficio o della collaborazione di altri organi dello Stato.
6. In caso di mancata opposizione avverso il provvedimento che determina
l'ammontare delle spese e dei diritti, o di suo rigetto, il provvedimento
medesimo costituisce, per questa parte, titolo esecutivo ai sensi degli
articoli 474 e 475 del codice di procedura civile.
Opposizione
1. Avverso il provvedimento espresso o il rigetto tacito di cui all'articolo
150, comma 2, il titolare o l'interessato possono proporre opposizione con
ricorso ai sensi dell'articolo 152. L'opposizione non sospende l'esecuzione del
provvedimento.
2. Il tribunale provvede nei modi di cui all'articolo 152.