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La successione per rappresentazione ha luogo solo a favore dei discendenti del chiamato che siano figlii (legittimi o naturali) o fratelli del "de cuius"
pubblicato il
14/11/2009
La rappresentazione ha luogo, nella linea retta, a favore dei discendenti dei figli legittimi, legittimati e adottivi, nonche' dei discendenti dei figli naturali del defunto", nonche', per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 79 del 1969, del figlio naturale di chi, a sua volta figlio o fratello del de cuius, non potendo o non volendo accettare, non lasci o non abbia discendenti legittimi. (Corte di Cassazione Sezione 2 Civile, Sentenza del 28 ottobre 2009, n. 22840)
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Sono ammesse le disposizioni testamentarie o le donazioni in favore di enti da istituire
pubblicato il
09/11/2009
Il vigente ordinamento prevede espressamente l'ammissibilità e, quindi, l'efficacia e la liceità di testamenti con i quali si dispongono fondazioni o si fanno donazioni o lasciti in favore di enti da istituire. Destinatari delle disposizioni testamentarie, pertanto, possono essere anche enti non esistenti di fatto e da istituire secondo le prescrizioni del testatore, eventualmente con le modalità da lui indicate da un terzo.
(Corte di Cassazione Sezione 2 Civile, Sentenza del 8 ottobre 2008, n. 24813)
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Il testamento olografo è valido ancge se in esso vi sono correzioni a opera di mano aliena, purché resti integri la volontà del testatore
pubblicato il
27/10/2009
La validità di un testamento olografo non è inficiata dall'eventuale accertamento che in esso vi sono correzioni a opera di mano aliena, purché resti integri la volontà del testatore. In particolare lo scritto di mano aliena (per essere irrilevante) deve essere inserito in una parte diversa da quella occupata dalla disposizione testamentaria e non allorché l'intervento del terzo avvenga con la inserzione anche di una sola parola di sua mano nel corso della disposizione stessa, interferendo sulla volontà di disporre del testatore. (Corte di Cassazione Sezione 2 Civile, Sentenza del 27 aprile 2009, n. 9905)
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L'indegnità a succedere prevista dall'art. 463 c.c., va dichiarata con sentenza costitutiva su domanda dell'interessato
pubblicato il
08/10/2009
L'indegnità a succedere prevista dall'art. 463 c.c., va dichiarata con sentenza costitutiva su domanda dell'interessato.
Ciò in quanto l'operatività ipso iure dell'indegnità non esclude la necessità della domanda da parte del soggetto interessato.
(Cassazione civile , sez. II, sentenza 05.03.2009 n° 5402 )
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Se nel testamento il de cuius lascia l'abitazione con i mobili in esso contenuti l'erede acquisterà anche i quadri, qualunque ne sia il valore
pubblicato il
26/09/2009
Se nel testamento il de cuius lascia l'abitazione con i mobili in esso contenuti l'erede acquisterà anche i quadri, qualunque ne sia il valore. Il concetto di beni mobili portato dall'articolo 812 c.c. e' infatti onnicomprensivo, includendo in se', con carattere residuale, tutti i beni che non siano qualificabili come immobili ai sensi del primo e secondo comma dello stesso articolo. Pertanto l'espressione "mobili", riferita ai beni che corredano un'abitazione, non autorizza di per se' ad escludere parte di essi, qualunque ne sia il valore, essendo comprensiva, anche nel lessico comune, di quadri, oggetti e arredi in genereCorte di Cassazione Sezione 2 Civile
Sentenza del 7 settembre 2009, n. 19283
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L'ingiuria grave che, ai sensi dell'art. 801 cod. civ., legittima la revoca della donazione per ingratitudine del donatario, consiste in un qualsiasi atto o comportamento il quale leda in modo rilevante il patrimonio morale del donante
pubblicato il
24/06/2009
L'ingiuria grave che, ai sensi dell'art. 801 cod. civ., legittima la revoca della donazione per ingratitudine del donatario, consiste in un qualsiasi atto o comportamento il quale leda in modo rilevante il patrimonio morale del donante, e palesi per ciò solo un sentimento di avversione da parte del donatario. Nella specie la S.C., confermando la decisione di merito, ha ritenuto che integrasse gli estremi dell'ingiuria grave la condotta della moglie che aveva intrattenuto per lungo tempo una relazione extraconiugale con modalità oggettivamente irriguardose nei confronti del coniuge, sfociata nell'abbandono della famiglia nonostante la presenza di figli (Corte di Cassazione Sezione 2 Civile, Sentenza del 28 maggio 2008, n. 14093).
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Nel giudizio promosso per la declaratoria di nullità di un testamento olografo l'esame grafologico deve necessariamente compiersi sull'originale del documento
pubblicato il
04/06/2009
Nel giudizio promosso per la declaratoria di nullità di un testamento olografo per non autenticità della sottoscrizione apposta dal testatore, l'esame grafologico deve necessariamente compiersi sull'originale del documento, poiché soltanto in questo possono rinvenirsi quegli elementi la cui peculiarità consente di risalire, con elevato grado di probabilità, al reale autore della sottoscrizione. Nella specie, la S.C. ha cassato la sentenza di merito che aveva respinto la domanda di nullità del testamento senza chiarire se l'esame del c.t.u. si fosse svolto su una copia fotostatica del testamento oppure sull'originale(Corte di Cassazione Sezione 2 Civile, Sentenza del 27 gennaio 2009, n. 1903).
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La condizione, apposta a una disposizione testamentaria, che subordini l'efficacia della stessa alla circostanza che l'istituito contragga matrimonio è nulla
pubblicato il
29/05/2009
La condizione, apposta a una disposizione testamentaria, che subordini l'efficacia della stessa alla circostanza che l'istituito contragga matrimonio, è ricompresa nella previsione dell'articolo 634 del Cc, in quanto contraria all'esplicazione della libertà matrimoniale, fornita di copertura costituzionale attraverso gli articoli 2 e 29 della Costituzione. Pertanto, essa si considera non apposta, salvo che risulti che abbia rappresentato il solo motivo a indurre il testatore a disporre, ipotesi nella quale rende nulla la disposizione testamentaria. (Corte di Cassazione Sezione 2 Civile, Sentenza del 15 aprile 2009, n. 8941)
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Nel giudizio di divisione di beni immobili la stima dei relativi beni deve essere effettuata in epoca non troppo lontana rispetto a quella della decisione
pubblicato il
24/05/2009
Nel giudizio di divisione di beni immobili, poiché occorre assicurare la formazione di porzioni di valore corrispondenti alle quote, la stima dei relativi beni deve essere effettuata in epoca non troppo lontana rispetto a quella della decisione; tuttavia, in considerazione della possibile stasi del mercato e del conseguente deprezzamento di alcuni beni, la parte che sollecita una rivalutazione degli immobili per effetto del tempo trascorso dall'epoca della stima deve allegare ragioni di significativo mutamento del valore degli stessi intervenute "medio tempore", non essendo sufficiente il mero riferimento al lasso temporale intercorso.
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Le eredità devolute ai minori e agli intervenni non si possono accettare se non con beneficio di inventario
pubblicato il
26/04/2009
L'articolo 471 del Cc disponendo che le eredità devolute ai minori e agli intervenni non si possono accettare se non con beneficio di inventario, esclude che il rappresentante legale dell'incapace possa accettare l'eredità in modo diverso da quello prescritto dall'articolo 484 del Cc. Deriva da quanto precede, pertanto, che la accettazione tacita, fatta con il compimento di uno degli atti previsti dall'articolo 476 del Cc, non rientra nel potere del rappresentante legale e perciò non produce effetti giuridici nei confronti dell'incapace. (Corte di Cassazione Sezione 2 Civile, Sentenza del 3 marzo 2009, n. 5111)
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